lunedì 24 novembre 2008

A modo suo

Ho un uomo che mi ama a modo suo.
Del resto ciascuno ama come può.
Mi ama dopo aver amato di più il suo violino.
Mi ama dopo aver amato un po' di più la su bici.
Mi ama dopo aver trascorso molto del suo tempo a fare qualche altra cosa.
Mi ama senza mai azzeccare il regalo giusto.
Mi ama proponendomi il ping pong invece di un cinema, la sala giochi invece di una sala da tè.
Mi ama sena offrirmi una cena.
Mi ama portandomi in vacanza 6 giorni l'anno con sua madre.
Mi ama senza condividere il mio stesso progetto di vita.
Mi ama con la sua rigida chiusura isolana.
Però mi ama....ed io ora non so farne a meno.

domenica 23 novembre 2008

Oggi è

Oggi è il mio primo giorno di blog.
L'ho aperto per farmi un regalo, perchè sono presa dallo sconforto di un mondo precario, di lavoro precario, di affetti precari.
Siccome ho letto su una rivista di psicologia che scrivere fa bene, mi sono detta perchè no?
Dopotutto se hanno funzionato delle goccioline di fiore diluito da spruzzattare sotto la lingua, funzionerà anche scrivere. Scrivere è terapeutico, dicono. Allora scriviamo!
Sempre suddetta rivista piscologica dice di descrivere ogni giorno le proprie piccole vittorie quotidiane.
Ecco quelle di oggi.
Ho superato la paura di andare da sola al mercatone della domenica della mia città, da sola in mezzo a migliaia di persone in un enorme spazio aperto.
Ho vinto. Ho vinto è ho ricavato un discreto bottino dalla mia personale battaglia all'agorafobia: cappotto nero di vero finto peluche, una maglia, due maglioncini. Usati. Naturalmente. Le mie finanze sono limitate e poi l'usato è ecologico oltre che economico e mi piace.
Ho pranzato con la pizza. Adoro la pizza. In ogni sua forma e dimensione, anche a colazione. Mi scuso per la rima, e sottolineo un'eccezione alla regola: tutto ma non i funghi. Non divaghiamo. Ho studiato, si alla mia veneranda età ancora studio. Finalmente però studio quello che amo: la grafologia. Ecco qua, le mie vittorie quotidiane. Ora vado a spararmi le mie 4 gocce sotto la lingua: dice che i fiori di bach fanno bene, che ti curano. In particolare Sweet chestnut (castagno dolce) cura la disperazione ridonando speranza, la certezza di una vita migliore. Mi ci faccio il bagno quand'è così!